Ho appreso con molto ritardo la notizia della coppia italiana rapita nel deserto. Augurando loro e alla famiglia ogni bene, mi si è tuttavia creata in mente una connessione di pensieri. Non ho capito bene cosa ci facessero i due coniugi nel deserto, se non sbaglio la signora è originaria del Burkina Faso e lì si stavano dirigendo. Però potrebbe essere la tipica vacanza che la mia donna o le sue amiche mi propongono ogni mese. Al momento la meta dei desideri è l'India.
Io mi chiedo da dove nasca tutta questa voglia di andare a fare le vacanze in posti dove non puoi bere l'acqua, non puoi mangiare verdura fresca, devi vaccinarti contro malattie da noi debellate da secoli, sono talmente poveri che anche io sembro ricco, c'è un buon numero di persone che ha capito che rapendo me riceve un sacco di soldi dal mio governo e delle organizzazioni che hanno deciso che io sono il male e quindi mi uccidono.
Dice che c'è la cultura diversa da scoprire. Vero. Cioè... vero sì, per modo di dire: una cultura che ha le caste, non costruisce le fogne, pensa che una vacca rinsecchita che grufola nell'immondizia sia sacra e fa dei film involontariamente comici non è che mi attragga poi così tanto. Ma anche volendo concedere il beneficio del dubbio, una cultura si apprezza dopo aver studiato parecchi anni la lingua, la storia, l'arte di un Paese. Per me invece, che non so nemmeno leggere le indicazioni stradali, quale cultura mi aspetta? Nessuna, mi aspetta la paccottiglia kitschig preparata in loco per spennare il turista occidentale tonto e danaroso. In quanto italiani, dovremmo saperlo tutti bene. Io poi ho avuto a che fare per anni con una meta del turismo culturale mondiale, per cui considero qualsiasi tipo di turismo, soprattutto quello culturale, una sorta di redistribuzione delle ricchezze dai Paesi ricchi a quelli poveri, sotto forma di furto a fin di bene.
Turismo culturale for dummies
Excuse me, sailor! How much is it for a gondola ride?
Duxento euri pa' un'ora. De pì che un dotòr dea figa!
Oh, 200 dollars...
No, signora. Duxento euri, che farìa 290 doeari. No a capisse un casso!
I see, 290 euros then?
Sì, proprio, 290 euri. Pagamento anticipà. Dai signora, ea monta su che ndemo, non go mia tempo da perdar mi, casa go a mugèr che rompe i cojoni se no rivo pa' l'ora de magnàr.
Oh my god, this city is sooo beautiful. Are you a real Venetian?
Certo signora. Me nono gera Doge.
What's a doge?
El doge xe come... chi gavìo valtri, Bush?
No, the president is Obama now.
Eco, valtri gavì Osama...
Not Osama: O-ba-ma!
Quel che xè... valtri gavì Obama, nialtri gavemo el Doge.
So, your grandfather was the President and Commander in Chief?
'Na spesie. El Doge xè de pì de un presidente. El xè 'na roba granda, insoma.
Gosh! And now, is your family still into politics?
Ma, dirìa de no. Gavemo capìo che 'a poitica xé 'na roba bruta e gavemo moeà.
Look at that! What is it? [indicando una casa qualunque che espone una bandiera, NdR]
Quea xé 'na bandiera, signora.
But... what does it mean?
Gnente signora, niente. 'A varde, mi vago al stadio tute 'e domeneghe, ma chea bandiera eà no 'a go mai vista. 'A se fassa i cassi sui che 'a vedarà che 'a sta mejo.
I really would like to know the history of that flag. Probably that's an old old building, dating back to the Roman Empire, or maybe before Christ...
Certo signora, se 'a vol ghe conto anca 'a storia de l'orso.
Oh no, but please, would you sing a traditional Venetian song for me?
Certo signora. 'Speta che taco. Che bella cosa na jurnata 'e sole/n'aria serena doppo na tempesta! Ghe ga piasùo, signora?
Lovely! Another one, please?
Certo! O mia bela madunina, che te brili de luntan!
How sweet!
[Incrociando un'altra gondola] Òu Denis, ti xè ancora drio lavorare?
No sta dirme gnente. Go caricà sta squadra de Cinciunciàn e 'i vol far el giro de tute 'e isoe. Ti, invese?
Mi go sta mericana rincojonìa. 'A xe anca vecia, no me penso de taconarla gnanca na s'cianta.
Ma dai, 'e vecie 'e xé 'e pì brave.
Va' in mona, sborà de un sborà!
De che a troia de to mare!
Ti e ta morti!
Ciao!
Ciao!
What did he say?
Gnente signora, roba de marinai. Bisogna sempre dirse se riva 'a tempesta, se ghe xé pericoeo de onde alte. No se sa mai.
Oh God. Are we in danger?
No signora, tuto tranquio. Ma anche se ghe fusse pericoeo, 'a xé in bone man. 'A staga tranquia e no 'a rompa i cojoni.
Thank God!
Dai forsa signora, 'a smonta che go da fare. Dunque, pagà 'a ga pagà, cantà go cantà, tanti saeuti e bona note. Pecà che a sia cussì ciciona, sinò 'na pinciadina che stava anca ben.
Thank you so much for the trip. I loved it! Bye, have a nice day.
[più tardi al telefono]
Oh dear, you cannot imagine how astonishing! I saw ancient buildings, listened to traditional songs, met real sailors as they were 2000 years ago. Everything is like a dream. And the people are so friendly! You must visit this city!
[intanto Denis, con il suo carico di orientali]
Questo è quello che succede a tutti i turisti quando vanno a scoprire le culture diverse: vangono presi per i fondelli e privati del loro denaro. Per questo ho deciso che in vacanza andrò solo dove l'acqua è potabile, non ci sono rovine da visitare e non devo vaccinarmi contro qualunque cosa prima di partire. Perché ogni città ha i suoi gondolieri, ricordatelo.
6 commenti:
Pensa che la Dolce Metà, che non può stare a meno di 200 passi da un medico, sennò si sente male, è da anni che mi fa una testa così per andare in Viet-nam (quando anche Formentera è troppo wild, in certi casi)...
Cordialità
Attila
Penso che la mia ora col Viet-nam verrà presto.
Anche se non so quale sarebbe la prossima meta, se dovessi concederle l'India: sicuramente qualcosa tipo l'Afghanistan o l'Iraq.
Non bisogna cedere!
il Vietnam e' un posto splendido. Ovviamente i locali ti vedono come un bancomat, ma chissenefrega.
I love the smell of napalm in the morning
No, davvero. Ci tornerei domattina
Ma per l' appunto a Venezia o Parigi mi accorgo subito che mi fot..
In Vietnam o in Burkina Faso riesco ancora a illudermi .
Ormazad
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