Dal basco al reality


Guardandomi indietro, capisco che la più grande idiozia che un giovane può fare, a parte bucarsi e ingravidare ragazze che passavano di là, è dedicarsi alla politica. Mi riferisco proprio all'attivismo, al dedicarci energie materiali e spirituali, alle nobili cause.

Il primo grosso problema è che, mentre già a 10 anni tutti ti mettono in guardia contro la droga, nessuno ti mette in guardia contro la politica. Anzi, in moltissimi casi essa viene propagandata come la più nobile delle attività (se poi finite al liceo classico o comunque tra le grinfie qualche insegnante particolarmente fissato, questa cosa diventa il nuovo catechismo).

Giovani, ascoltate bene: state lontani dalla politica, a meno che non abbiate intenzione di fare come Capezzone. Cioè, o la intendete come una professione e andate con chi vi paga meglio, o non intendetela affatto. In tutti gli altri casi, qualsiasi attivista farà l'esatto contrario di quello che predicava da sbarbato.

Facciamo degli esempi. Questo è Flavor Flav al tempo dei Public Enemy, con tanto di Black Panther a corredo, che noi combattiamo il sistema e lo dobbiamo far capire al colto e all'inclita, sia mai.

Niente grida “rivoluzione” quanto un basco ben portato.

Vent'anni dopo, Flavor Flav è protagonista di un reality show che è stato giudicato “inguardabile” da una giuria composta dagli autori di Uomini&Donne, Il Grande Fratello e Porta a Porta:



Questo invece è Cordozar Calvin Broadus, cioè Snoop Dogg. A poco più di vent'anni ha ottenuto un quadruplice disco di platino con un album che un'attivista afroamericana ha definito “un'oscena e profana glorificazione dell'omicidio e dello stupro”. E infatti nel lontano 1993:

L'assenza di basco denota indifferenza verso
la condizione della donna afroamericana.

Vent'anni dopo, Snoop Dogg si fa vedere in giro così:

Niente basco...

... e niente basco.

La politica fa male a te e a chi ti sta intorno. Ma soprattutto fa male a me che ti devo ascoltare. Smetti, prima di ridurti come Flavor Flav.

5 commenti:

legend ha detto...

A me non sembra che quelli che tu citi nel post rappresentino lo stereotipo del giovane che fa o vuole fare politica. Fare politica per un giovane é un modo per interessarsi e sentirsi partecipe. Non ci vedo nessun pericolo in questo, anzi
Buon principio a tutti

Legend

Tommy Angelo ha detto...

QED

Attila_m74 ha detto...

Ricordo quando i Public Enemy suonavano "Don't believe the hype"... adesso sembrerebbe una specie di augurio che si fa Flavor Flav verso i suoi vecchi fans.

Però ci sono le tette anche attorno al cilindro, non solo attaccate al cappellino di Snoop...

Cordialità

Attila

Yossarian ha detto...

In più, quando sono giovani, non ci vanno per il sottile: già quando gli dici che la droga è pericolosa loro pensano di essere meglio degli altri e di non diventare mai dipendenti, figurati se gli fai i distinguo.

Hai ragione da vendere Tommy: purtroppo per come la vedo io, temo che sia un passaggio necessario se t'interessi di politica da giovane: qualcuno prende "la scimmia" e diventa un ideologo.

In quel caso credo sia Darwin a fare il resto.

Quel che tengo a ribadire, a mio modesto avviso, e' che al di la' delle di considerazioni prettamente tecniche, dieci persone che discutono sull'opportunita' di costruire un ponte, stanno facendo politica.

Dieci persone che litigano per decidere se un ponte e' di destra o di sinistra, sono degli idioti che stanno facendo ideologia.

essere disgustoso* ha detto...

flavor lo porto nel cuore con il suo elmo cornuto e il suo orologio da petto.