Da qualche settimana sto combattendo, come mi accade ciclicamente, contro un negoziante che ha cercato di imbrogliarmi in maniera puerile, una truffetta di così bassa lega che non so neanche perché ci abbia provato. La mia pazienza in questi casi ha raggiunto ed oltrepassato ogni limite, soprattutto perché, come quasi tutti, vivo del mio stipendio e anche la truffetta da poche decine di euro pesa sul bilancio.
Poi stasera mi arriva questa mail da parte di uno dei grandi capitalisti cattivi, la grande distribuzione che uccide le realtà locali, che sono tanto buone e ti fanno anche i grattini sulla schiena:
On 08/29/2010 06:53 PM, Amazon.co.uk Customer Service wrote:
Greetings from Amazon.co.uk.
You saved £5.00 with Amazon.co.uk's Pre-order Price Guarantee!
The price of the item(s) decreased after you ordered them, and we gave you the lowest price.
The following title(s) decreased in price:
Mafia II (Xbox 360)
Price on order date: £36.99
Price charged at dispatch: £31.99
Lowest price up to and including release date: £31.99
Quantity: 1
Total Savings: £5.00
£5.00 is your total savings under our Pre-order Price Guarantee.
-----------------------------------------------
Thanks for shopping at Amazon.co.uk, and we hope to see you again soon.Il punto non sono le 5 sterline. Il fatto è che io ho preordinato il tal gioco che sarebbe uscito il 27 agosto. Il 26 agosto mi comunicano che è stato spedito e il 28 agosto (un giorno in più perché il pacco viene dal Regno Unito) mi viene recapitato a casa. Dopodiché, senza che io faccia niente, mi rifondono di 5 sterline perché di sì, perché nel frattempo avevano abbassato il prezzo ancora.
Dove credete andrò a comprare la prossima qualunque cosa mi serva?
17 commenti:
"la grande distribuzione che uccide le realtà locali, che sono tanto buone e ti fanno anche i grattini sulla schiena"
Guarda, non me ne parlare: hai perfettamente ragione. Anch'io ho avuto problemi simili ai tuoi.
Straquoto; il bottegaio non offre mai niente che i siti non forniscano meglio, e nemmeno fanno il minimo sforzo per non darlo a vedere. Non c'è una libreria, un negozio di dischi o di videogiochi il cui modello di business possa dirsi realmente funzionante.
Certo nella grande distribuzione sono compresi anche abomini come i GameStop (almeno per quelli italiani ci sarebbe da aizzare loro contro la folla con torce e forconi, all'estero non so come siano) ma siamo sempre lì; il bottegaio locale in genere non fa comunque di meglio.
Che poi, guarda, io non mi aspetto che la realtà piccola mi offra quello che mi offre quella grande. I costi sarebbero insostenibili. Però quello che non mi puoi dare in termini di prezzo basso/amplissima scelta me lo devi dare in altre cose.
Se vado nel negozio, io sono disposto a pagare di più, se però c'è una contropartita in qualità e servizio. Invece entri in un negozio e non ti sanno dire niente più che quello che già sai da te, in più costa di più, in più ho dovuto muovere il sedere da casa.
In più devi sempre stare attento alla truffa, ai 30 euro rubacchiati, al lavoro fatto male.
Non voglio generalizzare e lo so che non sono tutti così, però cavolo mi trovo così tante volte a dover perdere tempo inutilmente, solo perché certa gente lavora coi piedi.
Secondo me i piccoli che offrono quello che chiedi sono i primi ad avere chiuso a causa dei clienti che se ne sono approfittati.
Avevo letto la storia di un negozio di videogiochi gestito da uno di The Game Machine che si lamentava proprio dell'opposto di quello che dici.
Lui forniva un buon valore aggiunto a fronte di un prezzo leggermente superiore alla grande distribuzione, il problema è che molti, non tutti, se ne approfittarono.
Come faccia un cliente ad approfittarsene è un mistero degno di nota: cosa facevano? Gli promettevano di sposarli per avere lo sconto e poi non rispondevano più al telefono?
Ok, ma la qualità che trovi sotto casa dal bottegaio è impagabile.
Anche se mi fa incazzare a morte quando mette una fetta in più di Call Of Duty e fa "che faccio, lascio?" con la faccia innocente.
Faccio solo presente che il tema del post non sono i videogiochi :-)
Spesso degli amici mi chiedono consigli sull'acquisto di un PC, o roba del genere. Io rispondo sempre "vai in una grossa catena". Il motivo e' semplice: in una grossa catena, il commesso non ne sa nulla, e' vero, ma questo fa si' che ti prenda la scatola e te la dia, a te come a tutti. Puoi ancora comprare la cosa sbagliata, ma il commesso non ha interesse a darti una ciofeca e non puo' cambiare il prezzo.
Nei piccoli negozi, appena ti vedono inesperto, sei finito. Ho visto PC letteralmente svuotati dai componenti originali, e riempiti di paccottiglia, solo perche' hanno percepito che la mia amica non ne capiva niente....
Personalmente, credo che se non sei capace di difenderti, la grande catena sia migliore.
Uriel
E se qualcosa non va, ti cambiano quello che hai comprato senza tante storie.
In generale hanno meno tempo da perdere. Che puo' essere un male se vuoi essere ascoltato, ma un bene perche' il processo standardizzato impedisce la truffa, che e' un processo molto customizzato...
Son d'accordo su informatica, elettronica e co. Non sono molto d'accordo su cibo ed affini
Per quel che ne so le fregature me le son prese una volta dal verduraio piccolo, un po' piu' di volte dal grande supermercato che ho davanti a casa
vivendo in un paesino con mille abitanti poso indicarti alcuni motivi perchè il piccolo negozietto ancora riesce a prosperare:il servizio a domicilio fatto dal giovane garzone che magari è anche figlio di tua cugina e il credito a fine mese,che tanti anziani e famiglie monoreddito hanno modo di programmare meglio i loro pochi soldi.e poi qui in paese c'è un negozio che vende "tutto",dalle bolle di sapone alla lavatrice portata a casa e messa in opera.i prezzi sono appena superiori alla distribuzione che trovi in città,ma questo negozio è sempre pieno...
Visto che li faceva provare su macchine da gioco nel locale, entravano un sacco di persone che giocavano tutto il giorno senza comprare nulla. Compravano un gioco poi dopo due giorni lo rendevano fornendo le scuse più assurde, ecc.
Oppure gli chiedevano consigli su un gioco poi lo andavano a comprare altrove, ecc.
Gli scrocconi hanno un sacco di risorse nascoste ;-)
Una volta ho comprato due palline di gelato in centro a Pordenone. Ho pagato con una banconota da 20 euro e la femmina dietro il bancone mi ha cazziato perché non avevo i "soldi giusti".
Da quel giorno sogno che le multinazionali facciano fuori qualsiasi venditore al dettaglio ancora nel business (di qualsiasi genere).
E' la stessa questione Centri Commerciali/Outlet vs commercio tradizionale: non puoi più pretendere di fare il "bottegaio" gonfiando prezzi ad minchiam, avendo orari "comodi" per te ma impossibili per i clienti e non ritirando articoli nemmeno di fronte a vizi precisi (o facendo mille storie per farlo).
Cordialità
Attila
(continua)
Altro discorso è il fattore e-commerce, che permette di avere una scelta molto ampia e che può mettere in crisi il negozio specializzato. In effeti da quando la mia fumetteria preferita ha chiuso, e quindi non posso ordinare gli arretrati via skype (o anche da una cabina telefonica) e ritirarli con orario flessibile, ho iniziato a comprare gli arretrati direttamente dalle case editrici. Faccio dei pacchetti con una decina di volumetti e via.
Per la roba da mangiare invece io sono un affezionato del mercato ambulante se non dell'acquisto diretto dal produttore. In questo caso i negozianti sanno benissimo che se tirano a fregare il cliente questi ha l'alternativa a breve distanza e quindi con un po' di attenzione la fregatura la si evita.
ROTFL
Posta un commento