Ieri su Boing Boing sono incappato in questa immagine. Un tizio ha fatto una specie di infografica raggruppando le frasi usate nella pubblicità dei giochi per i maschietti in un gruppo e quelle per le femminucce nell'altro. Il colpo d'occhio fa vedere che tipo di retorica venga usata per rivolgersi ai due generi.
Io non so se la pubblicità alteri la percezione del mondo o se semplicemente si fondi su di essa senza filtri di ordine morale o pedacocigo. Però è impossibile non notare la miseria, il grigiore e la fanfaronaggine con cui si prendono di mira i maschi. Lasciamo perdere l'ovvio, ignoriamo “battaglia” e “potenza” e “eroi”. Il diavolo sta nei dettagli. In basso, sotto “power”, c'è quel “forze speciali”. Ma speciali de che? E poi “invisibile”, “ninja”, “abbatti”, “distruggi”, che nemmeno i bulletti al giostre nemmeno.
Le bambine invece? Bello in grande “divertimento” e “amore” e “feste”. E poi è una parata di cose fiche da fare, di vestiti da mettere, “adorabile”, “con stile”, la neve e la doccia. Cavolo, la doccia!
Io non so quale sia il significato di questa immagine, non so se ce ne sia uno e se c'è, se abbia un qualunque valore scientifico o quantomeno razionale. Però dovete ammettere che per noi maschi hanno preparato un bello schifo di concetto di divertimento. Grazie tante.
26 commenti:
Il bello è che poi viene perpetrato nei giochi dei grandi =D
Solo un ninja può battere un altro ninja
Non voglio esagerare, ma ricorda un po' il condizionamento prenatale di Brave New World di Huxley. Concetti elementari che diventano comportamenti indotti; e alla fine anche "valori".
Il problema è che questa retorica non crea eroi e forze speciali, crea solo cialtroneria su cialtroneria.
Per questo abbiamo Zelda e Fable, come antidoto da prendere da grandi :-)
In Roviet Russia anybody can beat a ninja
Secoli fa, tra le mie compage femministe di liceo andava molto: "Dalla parte delle bambine", libro in cui si fa notare che i maschietti giocano con fucili e automobiline (battle and power), le femminucce con bambole e tegamini (love and party). Vedo che, dopo tanti anni, con l'alta tecnologia di intenet, etc, nulla e' cambiato.
Non ci vedo niente di strano, solo una conferma di quello che è sempre stato.
E allora dov'è il problema?
insomma tommy,
se davvero la pubblicità per le femmine fosse vera, ci sarebbe scritto:
perversione, odio senza fine, invidia, rivalità e così via.
Storiacce con la tipa?
Dev'essere lo stesso discorso che facevano per giustificare la schiavitù, la nobiltà, l'analfabetismo di massa. È sempre stato così, dov'è il problema?
Schiavitù, nobiltà, analfabetismo di massa... e che c'azzeccano in questo caso?
Ripeto: non ci vedo niente di strano, da quel che sò il gioco di bambini e bambine è sempre stato differente, ora qual'è il problema?
Seriamente? Maschietti e femminucce sono diversi, c'è poco da fare. Mentre gli intellettuali teorizzano di uguaglianza, c'è chi (nel marketing, ma non solo) guarda al lato pratico e sfrutta queste diversità e quando gli torna utile estremizzarle, le estremizza.
Il discorso da fare sarebbe quello di rispettare le diversità e al contempo non usarle per incasellare chicchessia e dirgli cosa può o non può fare.
Se invece si attaccano i "furbi" a testa bassa, loro hanno vita facile a dire "ma che vuoi? le cose stanno così e sei tu lo sciemo che non capisce".
Già, ma gli estremisti sono ovunque e se provi a far notare agli appassionati di videogiochi che ok, sfanculare chi li considera devianti è giustissimo, ma *forse* non c'è davvero bisogno di farne così tanti così tanto sanguinolenti e machisti... molti ti mangiano vivo.
Anche la storia che l'ultraviolenza dei vg scarica l'aggressività, boh, per me non regge.
Ho sempre invidiato chi non vede il problema, davvero.
Secondo me non avete capito la lamentela. Quello che non mi piace è che a me maschietto hanno sempre propinato quelle robe farlocche da agente speciale pauerenger, mentre alle femminucce gli rifilano le cose divertenti.
Perché a loro le trattano meglio che a noi?
Io tendo a non essere mai apocalittico. I videogiochi "violenti" mi piacciono (sono un grande fan di GTA - il mio nickname non lascia dubbi) ma li ho sempre considerati surreali. È violenza talmente ipertrofica da diventare ridicola. Hai presente quando nel primo GTA dovevi investire con l'auto una serie di Hare Krishna per ricevere punti?
Ma è anche vero che mi diverto un sacco con Zelda e Super Mario Galaxy, che sono altrettanto divertenti senza la continua cascata di sangue. È un peccato che però a parte quei due non ci sia molto altro. È un peccato perché sono la dimostrazione che si possono fare bei videogiochi senza ricorrere alla facile scappatoia del massacro; ed è un peccato perché non mi compro una Wii (che by the way continua ad essere venduta a 200 euro) per giocare tre giochi e poi lasciarla a prendere polvere.
Mi pare che l'unico gioco che è stato definito lo "Zelda per adulti" sia Darksiders, dove appunto l'essere adulti viene identificato con temi leggeri come l'essere un cavaliere dell'apocalisse e distruggere il mondo. E insomma non se ne esce.
> Maschietti e femminucce sono diversi, c'è poco da fare.
Concordo; e una delle differenze è una maggiore aggressività, perlomeno fisica, del maschio.
Ma non di sola aggressività vive il maschio, e allora perché *tutti* i giochi sono armi e soldati, soldati e armi e poi ancora armi e soldati (e anche quelli più fantasiosi sono cose fantascientifiche che rimandano sempre ad armi e soldati)? Va bene qualcuno, ma perché sempre tutti?
Che domande, altrimenti l'isteria generale che deriverebbe dall'intero universo femminile frustrato farebbe scomparire gli oceani e trasformerebbe le pianure in desolati deserti.
E' un dono di natura, però una forte miopia aiuta. ;-)
Secoli fà quando ero molto piccolo, la TV influiva poco o niente, ma i giochi non differivano molto dalla schermata che mostri; per questo non riesco a trovarci letture o interpretazioni particolari.
Anzi andiamo in campo videoludico: l'ultimo videogame che ho molto gradito è fallout New Vegas, e volendo ci sono quasi tutte le voci che leggo lì in alto: battle, power, ultimate, action... vuol dire qualcosa?
Hai presente invece the sims?
In quel videogame ci sono molte delle voci di sotto invece, sò che piace molto alle girls e che invece a me fà addormentare alla grande... e allora?
Davvero, non ci vedo nulla di male in quella schermata.
Sarà un caso che poi lo stereotipo prosegue nell'età adulta col maschio in guerra per il potere ed il successo e la femmina alla costante ricerca della bellezza estetica ed emotiva?
E' un effetto del marketing di cui sopra o ne è la causa?
sarà perché non s'è ancora trovato il sostituto elettronico dell'altro grande divertimento maschile (che di norma sta a portata di mano)?
il vero punto della questione è solo uno: le femmine non dovrebbero giocare con i videogiochi.
iP....?
nono.... iC*** :-)
La parte maschile, in realtà, pare l'ultimo album dei Manowar.
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