Leggo sul Corriere un articolo (un post dal blog di Alessandra Farkas) riguardo al servizio fotografico di cui ho parlato nel post precedente. Il titolo recita: "Grasso è bello. V-Magazine sfida il mondo della moda." Dopo un po' di bla bla e qualche immagine di prigioniere dei campi di concentramento nazisti, l'articolo – sottolineiamo: scritto da una donna - si conclude così: "Siamo quindi alla vigilia di una rivoluzione all'insegna del "Grasso è bello"? La speranza è che non si tratti di un fenomeno passeggero, ma di una svolta davvero epocale."
Ma io mi chiedo dal profondo del cuore: ma la vogliamo smettere di far tracimare i pensieri dalla scatola cranica solo perché si scrive per una testata nazionale? Quelle donne non sono grasse, sono normali. Nor-ma-li.
E quando dico normali, non intendo che tutte le donne devono essere così. Non sto stabilendo un nuovo canone di bellezza. Dico solo che è il mondo è pieno di donne dalle forme rotonde, come è pieno di donne alte e filiformi.
Oltre ad essere normali, sono anche considerevolmente attraenti. Fatti salvi i gusti personali di ciascuno, quelle donne sono infinitamente più belle delle intellettualine da salotto cultural-onanistico milanese, che leggono i giornali della gente perbene, che passano le serate a discettare di femminismo e a farsi di bamba in compagnia.
Francamente mi sono stancato. Sarebbe anche ora la facessero finita. Non capiscono che quello che scrivono viene letto da migliaia di donne, anche giovani, e che dire ad una ragazza “mi piaci come sei, anche grassa” è come dire ad un malato di sindrome di Down “ti voglio bene per come sei, mongoloide ritardato”? Non potete dire ad una donna che “grasso è bello”, perché le state dicendo che una cosa rivoltante è bella: si sentirà ancora più uno schifo! È come dire “cara, certo non sei bella come me, ma sono sicura che da qualche parte ci sarà un uomo abbastanza pervertito da sentirsi attratto da te”.
Cosa non è chiaro? E dire che a scrivere è una donna, queste cose dovrebbe spiegarla lei a me. Se poi ad alcune piace vivere mangiando insalate e facendo palestra, con il naturale risultato che a trentacinque anni sembrerà una vecchia incartapecorita, a me va bene; anzi, consiglio di raddoppiare il carico di lavoro e dimezzare l’apporto calorico per accorciare l'agonia. Ma per favore, per favore che eviti di rendere partecipi gli altri delle proprie fissazioni. I giornali nazionali non sono lo sfogatoio di pensieri da magroline inacidite, sono dei potenti mezzi di comunicazione che riescono ad influenzare la vita delle persone.
E soprattutto non trattate con condiscendenza quelli che non vivono come voi.
È già difficile convincere fidanzate, amiche, sorelle, madri, nonne, suocere e cognate che no, una 34 non è una taglia extra-large, se vi ci mettete pure voi non è più finita. Andate a fare le progressiste da qualche altra parte, create dei gruppi di autosbrodolamento per donne secche e alla moda, fate quello che volete, ma fatela finita col finto progressismo del “grasso è bello”.
NOTA: questo post è stato pubblicato secondo la versione incivilita. La prima versione conteneva un tale quantità di insulti e parolacce da essere decisamente illeggibile. Volevo condividere coi lettori il mio buon senso.
6 commenti:
E io che sono maleducato, incivile e dico le parolacce, ti dico invece che condivido ogni, singola stracazzutissima riga.
Mi mandi l'original incivile via e-mail? Dai.
La Farkas mi sembra sulla buona strada della collega, la regina dei salotti radical-chic, come la chiama Attila: Mavia Lauva Vodota'.
Sul prof Sartori siamo un po' meno d'accordo, anzi nulla, ma cosi' va il mondo.
:-)
anche io mi voglio bene per quello che sono, e allora?
escluse le eccezioni, da bukowski a clinton, è chiaro che l'attrazione sessuale dipenda dalla grassezza.
ed è per questo che madre natura ci ha donato l'abilità nel sesso orale.
ps
chiedo la pubblicazione delle versione incivile: è giusto condividere anche quella, con i tuoi lettori.
> Mi mandi l'original incivile via e-mail? Dai.
Anch'io voio, anch'io voio.
Allora, nell'ordine:
No.
No.
No.
:-D
Grazie! non avrei saputo scriverlo meglio!
ne ho le scatole piene di quelli che denunciano che le modelle sono anoressiche, ma poi definiscono una taglia 44 "rotonda, pienotta o burrosa": ipocrisia allo stato brado.
Non solo le parole dell'articolo, anche le foto sono...
http://attivissimo.blogspot.com/2010/01/grasso-e-bello-il-corriere-ricasca.html
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