È meglio agire assecondando il principio o è meglio agire in base al risultato ottenuto? Il risultato deve essere determinato dal principio e viceversa, o deve invece essere il risultato slegato dal principio? Posso giustificare il risultato alla luce del principio?
Detto tra noi, non ne ho idea; però so che per convincere qualcuno ad scegliere una direzione vale di più il risultato che non il principio. Per esempio, sono anni che cercano di convincermi ad essere vegetariano e ambientalista. Motivo? Per la natura, per non far soffrire gli animali, per difendere il pianeta.
Non ci sono ancora riusciti. Perché io sono a favore della natura. E la natura ha messo l'uomo in cima alla catena alimentare. Lo dimostra il fatto che lo siamo, che addomestichiamo gli animali, li uccidiamo, li mangiamo, ci facciamo i vestiti, li usiamo per lavoro e per diletto. Essere alla sommità della catena alimentare giustifica secondo natura la posizione di predominio sulle altre specie.
La natura ci ha dotato di intelligenza, che noi sfruttiamo per piegare l'ambiente circostante alle nostre esigenze. Se non avessimo naturalmente l'intelligenza non ne saremmo in grado, ma ce l'abbiamo e modifichiamo il mondo secondo la nostra volontà, così come la natura ci ha predisposto a fare.
C'è un limite a tutto ciò? Certo, quello di nuocere a sé stessi. Quando la nostra intelligenza ci ha permesso di avere luce, riscaldamento e automobili, abbiamo agito secondo natura. Ma se l'uso di queste tecnologie del tutto naturali provoca degli effetti nocivi sulle persone (scossa elettrica, inquinamento, incidenti) è buona cosa cercare di limitare il pù possibile il rischio. Certo ci sarà sempre qualcuno che muore fulminato e certo quando non c'era l'elettricità non c'erano casi di morti fulminati, però – una volta ridotto il rischio sotto una ragionevole soglia – i vantaggi dell'elettricità sono tali e tanti che non ha senso tornare indietro.
Il riscaldamento domestico provoca inquinamento, che non fa bene alla salute e quindi bisogna ridurlo quanto più possibile. Ed ovviamente quando non c'era il riscaldamento domestico c'era meno inquinamento. Ma i vantaggi di avere il riscaldamento sono troppi per rinunciarvi.
Quando invece, a causa della competizione del mondo naturale, qualche specie che viene a contatto con l'uomo si estingue, è un peccato ma è la natura che fa il suo corso. Le balene, se avessero il pollice opponibile e la coscienza di sé, potrebbero magari sopravvivere. Purtroppo non hanno né l'uno né l'altra, quindi sono destinate ahimé ad estinguersi, per colpa non dell'uomo, ma della natura e delle sue regole. Potrebbero anche non estinguersi, ma ciò dipenderebbe dalla volontà dell'uomo di mantenerle in vita e tutto questo non sarebbe affatto naturale. Ma siccome noi umani ci dilettiamo a vedere le balene spruzzacchiare dalla schiena, forse le risparmieremo e le useremo per il nostro diletto.
Il concetto è semplice, dunque. Se qualcuno vuole convincermi ad adottare certi comportamenti, non deve giocare sui sentimenti, non deve sbandierare principi. Quando mi mostrano gli allevamenti di mucche e galline e cercano di sollevare la mia pietà e farmi rinunciare a mangiare carne, non ce la fanno. Non che mi diverta a vedere le mucche macellate, ma nemmeno m'impensierisco. È la natura che fa il suo corso. I macelli sono il naturale risultato della catena alimentare.
Quando invece leggo che le mucche e le galline vengono bombardate di ormoni e antibiotici, che vengono nutrite con qualunque cosa e che questo mi farà del male nel momento in cui le mangerò, allora lì si che ci penso bene e sono contento che si tenti di abolire queste pratiche. Così come, sapendo che l'eccesso di carne non fa bene alla salute, ne limito il consumo e per alcuni periodi sfioro il vegetarianesimo.
Mi dispiace molto per le povere balene e per i cuccioli di foca, ma è così che funziona la natura. E non crediamo che il problema sia del tutto moderno: a causa nostra l'uomo di Neanderthal si è completamente estinto, sopraffatto dalla superiorità tecnologica e intellettuale di noi sapiens. La natura che fa il suo corso.
E per la cronaca, a me nemmeno piace come funziona la natura, perché creare una specie così tanto superiore alle altre non può che far soffrire le balene e i cuccioli di foca.