All'alba dell'era dell'informatica di massa, la nuova frontiera della cultura pop veniva colonizzata da un nuovo personaggio, il nerd. Caratterizzato da un'intelligenza superiore, applicata principalmente a materie tecnico-scientifiche, e dalla passione per divertimenti ad esse legati (videogiochi, fantascienza, ma anche fumetti e letteratura fantasy...), originariamente il nerd era oggetto di scherno da parte della comunità di pari. Un personaggio quasi negativo.
A distanza di anni, l'immaginario collettivo e la cultura pop usano lo stesso personaggio in maniera opposta, quale figura positiva da valorizzare. L'incapacità di gestire i rapporti sociali viene trattata con accondiscenza, l'incapacità di relazionarsi con le donne diventa motivo di comprensione. Nel 2010 è il nerd che tratta la biondona con alterigia.
15 anni fa questa era fantascienza
La ragione del mutamento è evidente. Poiché le redini del mondo sono tenute da Bill Gates, Steve Jobs, Larry Page, Sergey Brin e Mark Zuckerberg (tutti nerd), poiché costoro controllano le nostre vite, sanno quello che facciamo, dove siamo, chi sono i nostri amici, quante ore di Tube8 guardiamo al giorno, progressivamente stanno trasformando l'immagine di sé stessi: ora siamo nella fase intermedia, quella dei teneri imbranati rubacuori; domani saranno la nuova nobiltà e il nuovo clero, l'élite in grado di far funzionare il mondo informatizzato adorata da una popolazione di niubbi che sa soltanto premere il pulsante “Potenza”.
La religione di domani
La cosa interessante però è il cambiamento sociale che si sta verificando. Ormai sempre più persone che sprecano le loro giornate giocando ai videogiochi e leggendo fumetti si definiscono con orgoglio “nerd”. È interessante perché costoro mancano dell'attributo fondamentale del nerd, l'intelligenza superiore e la passione per lo studio e la scienza, e si dedicano esclusivamente ai passatempi tipici del nerd. Cioè, ci sono persone che si atteggiano a nerd pur non essendolo; come quelli che si indebitano per poter ostentare un'auto da ricchi, sempre più individui ricercano l'accettazione sociale scimmiottando i tratti marginali e esteriori della figura del nerd.
In una completa incomprensione del “fenomeno nerd”, scambiano le cause con gli effetti e dunque credono che l'incapacità di relazionarsi agli altri sia segno di intelligenza, anziché semplice incapacità di relazionarsi. Pensano che leggere fumetti sia un'attività intellettualmente superiore, anziché il passatempo di intelletti superiori. C'è gente che fa finta di essere affetta dalla sindrome di Asperger quasi non fosse una malattia ma un simpatico tratto caratteriale. Che è come far finta di avere la sifilide per far credere di essere grandi amatori.
Insomma, tutto questo è sintomatico di un mondo che sta cambiando le proprie élite culturali ed in cui le classi “inferiori” cercano di emulare alla meglio, nei tratti più semplici ed riproducibili, queste élite. Ed è anche, per i giovani più svegli, la direzione da prendere se si vuole stare abbastanza in alto nella piramide sociale.
4 commenti:
E poi c'è anche chi ha tutti i disagi del nerd senza averne le qualità =)
sigh.
Madonna, 92 minuti di applausi.
Ultimamente metti sempre giù benissimo cose che penso da tempo. Ti contatterà il mo avvocato.
Un film come "la rivincita dei nerds" adesso non farebbe più ridere, perchè molti si danno "pose" da nerd...
Cordialità
Attila
Il nerd non era una sottocultura dominanate ma diffusa: era un'esigua minoranza di disadattati che la maggioranza trattava con così tanta sufficienza da prenderli in giro nei film.
E questo succedeva fino a pochi anni fa, quando i 30enni di oggi erano ben più che pischelli: nel telefilm "Buffy" il nemico di una stagione è un gruppo di nerd che vogliono uccidere la protagonista (ma erano nerd veri, intelligenti ed acculturati).
Anche tu stai pensando che nerd significhi "videogames e fumetti", mentre nerd significa essere adolescente e passare i pomeriggi a studiare fisica o informatica, avere un QI ampiamente sopra la media ed essere in grado di costruire apparecchi tecnologicamente avanzati.
Che non è esattamente una sottocultura dominante: io di gente così non ne vedo molta in giro. Però vedo che quelli che da pischelli erano così hanno cambiato il mondo ed oggi continuano ad essere pochi, solo che dalla categoria "emarginati" sono passati alla categoria "élite".
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