Giorno e Notte

Ho trovato la formula perfetta per perdere 10/15 chili e tre taglie in un anno. Niente intrugli, niente polverine, niente medicine. Mi è bastato:

- perdere il lavoro
- perdere la fidanzata
- non potermi più permettere un'auto
- cercare una nuova sistemazione (casa e lavoro)
- ricominciare a fumare
- ricominciare a farmi prendere a pugni in faccia
- sapere finalmente cosa si prova subendo un KO tecnico (opzionale)

Totally worth it.

Achille e la tartaruga

Io lo dico sempre che non sono il carbonio e la tutina a fare la differenza.



Manutenzione fai da te

Forse il miglior motivo per cominciare ad andare in bicicletta con un vecchio scassone recuperato in garage è che lo si può usare per imparare a fare manutenzione senza paura di rompere o rovinare componenti costosi. 

Una corretta manutenzione è la cosa più importante per una bici, a mio avviso molto più che avere componenti all'avanguardia. Una componentistica di nuova generazione non serve a niente senza manutenzione, mentre dei pezzi vecchi ma tenuti correttamente permettono di fare tutto quello che si vuole senza pensieri. 

In più, siccome stiamo usando la bicicletta anche per risparmiare dei soldi, occuparsi della manutenzione ridurrà le visite dal meccanico (per la manutenzione stessa e per le riparazioni) e - visto che dalle mie parti un meccanico costa 50 euro all'ora - alla fine dell'anno la differenza si fa sentire.

Un kit di attrezzi mediamente completo non costa moltissimo, sicuramente sotto i 100 euro (cioè meno di due ore dal meccanico) e il costo si ammortizza in breve tempo. Non ci potrete fare tutto tutto, alcune operazioni richiedono un'attrezzatura particolare che non vale la pena tenere a casa,  ma ci potete fare la maggior parte dei lavori. 

Per cominciare, avendo sottomano lo scassone del garage, secondo me è una buona idea smontarlo completamente (a parte il gruppo sterzo, che è un po' più complicato). Togliere tutto, moltiplica, pignoni, ruote, freni, movimento centrale. In questo modo si riesce a capire a fondo come funziona la bicicletta. Una volta smontata, pulire tutto per bene, cambiare quello che c'è da cambiare e rimontare. In teoria la bicicletta dovrebbe diventare come nuova, in pratica non sarà proprio così, sicuramente qualcosa andrà storto, qualcosa si spaccherà eccetera, ma va bene lo stesso, è solo per imparare. 

Riuscire a lavorare sul proprio mezzo è fondamentale per chi decide di spostarsi solo in bicicletta. Oltre ai soldi risparmiati, c'è il tempo che si perde a lasciarla dal meccanico e un uso intenso della bici porta ad avere sempre bisogno di un'aggiustatina qui e lì. Inoltre saper fare la manutenzione allunga la vita dei vari pezzi non di poco e questo vuol dire ancora soldi risparmiati.

Propositi per il 2012

Lo so, sono in ritardo, però rendo ufficiale il mio proposito per l'anno che si sta srotolando davanti a noi.

Prometto che riderò sguaiatamente e rotolerò sul pavimento in preda alle convulsioni ogni volta che sentirò parlare della meritocrazia che impera al di fuori dei confini italiani.

Se vi capita che vi rida in faccia, sappiate che non c'è niente di personale. È il fioretto.

È tardi ormai

Prendi coscienza di non essere più giovane quando non ti fai problemi ad avere i tuoi genitori amici su Facebook, perché tanto non hai niente da nascondere.

Sai di essere vecchio quando vai ai matrimoni dei tuoi amici e la musica che fa ballare tutti è quella di Nirvana e Rage Against the Machine.

L'unica cosa che non sai è il momento in cui è successo, ma vedi chiaramente te stesso, anziano, con la dentiera e il bastone che cerchi di pogare ascoltando Smells Like Teen Spirit.


Per una tassonomia delle serie TV

Lasciate perdere quello che dice la stampa specializzata, che si imbroda in paroloni come legal drama e cose così. Le serie TV o telefilm si possono raggruppare in quattro gruppi:

  1. I telefilm brutti, tipo Ringer o Falling Skies.
  2. Le serie che guardano solo le donne e francamente non so quali siano. 
  3. I telefilm per chi soffre da sindrome da pene piccolo, come Game of Thrones o Sons of Anarchy.
  4. Le serie TV per donne e gay, come Glee o Sex & the City.
  5. Le serie TV belle.
Ora, se vi interessa un telefilm bello, ma bello davvero, e non sapete cosa guardare, beccatevi Homeland. Garantisco personalmente sul valore del prodotto. 12 episodi che mi hanno tenuto incollato alla tv e impedito di fare tutto il resto, pasti compresi. 

Sapevatelo.

Tipi di bicicletta

Quando ci si converte al ciclismo urbano, bisogna risolvere un annoso problema: con quale bicicletta? A riguardo troverete almeno 14 diverse scuole di pensiero. Il mio percorso è stato più o meno questo: bici al grande magazzino (rubata); vecchia bici da corsa al mercato delle pulci (rubata); vecchia bici da corsa al mercato delle pulci (si è rotto il movimento centrale e non ho trovato un meccanico uno che ci volesse metter mano); bici da corsa nuova ma molto economica; ibrida di marca (questa è ancora con me e funziona, ma la tengo per il dì di festa); infine golem autocostruito (per l'uso quotidiano).

Di solito la tentazione è quella di andare a informarsi in internet e farsi fare un preventivo in negozio. Ritengo questa opzione molto pericolosa. L'accoppiata appassionati di bici da un lato, venditori di bici dall'altro cercherà in tutti i modi di convicervi che - in base al detto "chi più spende meno spende" - per avere una bici di qualità appena accettabile dovrete sborsare almeno 500 euro, ma comunque è meglio partire dai 700, perché a meno credi di risparmiare, ma poi la bici cade a pezzi un mese dopo e quindi ce ne devi mettere altrettanti.

Dopodiché diventerete matti per cercare di capire quale tipo di bicicletta vi serve: alcuni vi proporranno delle bici da trekking con quintordici rapporti, portapacchi davanti e dietro, forcella ammortizzata, fanale a combustione nucleare, sella massaggiante, pneumatici chiodati perchè così sono le ruote a bucare i vetri per terra e non viceversa. Altri vi assicureranno che l'unico vero modo per girare in città è la bici da pista, telaio in criptonite, manubrio piega che in curva sfiora l'asfalto, ruote in carbonio (lenticolare dietro, aerospoke davanti), pneumatici da 19 mm e pedali a sgancio rapido. Pignone fisso, niente freni, niente luci.

Per il neofita la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad una setta di fanatici pronti ad immolare sul fuoco banconote da 100 euro per ingraziarsi il favore della divinità a due ruote, che si materializza in forme sempre nuove e bizzarre.

Io, dopo aver provato 6 biciclette, averne consigliate ad amici e colleghi, averne riparate e messe a posto qui e lì, sono arrivato alla conclusione che per fare percorsi sotto i 10 chilometri, che durano al massimo mezz'ora, qualunque bicicletta va bene e che chi meno spende meno spende.

Per chi vuole cominciare e non ha le idee chiare la cosa ragionevole da fare è prendere la prima bici che ha in garage, oppure dare non più di 50 euro a qualcuno per una bici lasciata in garage, cambiare gomme, pattini dei freni, cavi e andare.  Che sia un mountain bike, una Graziella o una bici da corsa poco importa.

Importa poco non perché non si senta la differenza fra uno scassone in acciaio e una moderna city bike da 800 euro (si sente eccome), ma perché non fa alcuna differenza. Cioè spendere 800 euro non vi fa arrivare prima, non vi fa fare meno fatica, non vi fa prendere meno pioggia. Nel traffico cittadino, dove bisogna fermarsi ogni 300 metri, si frena continuamente e si è costretti da fattori ambientali a mantenere medie inferiori ai 20 km/h il mezzo meccanico non può fare alcuna differenza tangibile e non è nemmeno sottoposto a sforzi tali da rendere necessari componenti di fascia medio-alta.

Con questa consapevolezza ognuno poi sceglierà la bici che preferisce. Se spendere 800 euro non vi dà problemi, comprate la bici da 800 euro. Se siete un'elegante signora che va in ufficio in tailleur e tacchi alti, prendete un'olandese vintage. Se sentite il fascino della Graziella, inforcate la Graziella.

Secondo me un buon compromesso tra comodità e prestazioni è la bici di una volta, telaio robusto (da uomo, per via della rigidità), ruote non troppo larghe, parafanghi e con un solo rapporto. Purtroppo bici così non ne fanno più, almeno non a prezzi decenti. Se proprio dovessi consigliare qualcosa, eviterei biciclette con gli ammortizzatori perché, a meno che non siano veramente di buona qualità, dopo le prime pedalate comincerete a rimbalzare e buona parte del lavoro delle gambe andrà persa in questo modo. Se fate percorsi dissestati, secondo me è meglio montare delle gomme larghette che possono essere tenute ad una pressione inferiore. 




La fatica di pedalare

Oltre alla pericolosità, un altro aspetto della bicicletta che viene normalmente sovrastimato è lo sforzo fisico necessario al suo utilizzo. Mediamente si considera lo spostamento in bicicletta molto più faticoso di quanto in realtà sia e questo determina due esiti opposti: chi non usa la bicicletta per paura di stancarsi troppo e chi ritiene l'utilizzo la bicicletta in città un'attività sportiva con effetti portentosi sul fisico. 

Entrambe le posizioni sono estreme e quindi poco corrette. La bicicletta è un mezzo di trasporto decisamente efficiente: per avere un'idea, a parità di condizioni e per unità di spazio, un ciclista che viaggi a 16 km/h consuma metà delle calorie di un pedone che procede a 5 km/h. Quindi se voleste uscire di casa e andare al supermercato a piedi fareste il doppio della fatica e ci mettereste il triplo del tempo rispetto alla bicicletta.

Ciò detto e vista anche la mia esperienza, posso serenamente dire che andare in bici in città non è per niente faticoso. Non si arriva stanchi al lavoro e dopo otto ore di ufficio si può tornare a casa senza temere crampi e svenimenti. E' chiaro che un sedentario sentirà un po' di stanchezza alle gambe nei primi tempi, ma dopo un mesetto passerà.

Allo stesso modo fare il ciclista urbano non vi renderà particolarmente magri o sportivi, non migliorerà il fiato e non farà bene al cuore. Il corpo è fatto per sostenere una certa attività fisica e usare la bici in città tiene il ciclista ben al di sotto della soglia che porta a miglioramenti. Se c'è qualcuno che pensa di sostituire la macchina con la bici per fare attività fisica e magari dimagrire rimarrà fortemente deluso. In città gli spostamenti sono generalmente al di sotto dei 10 chilometri, la media credo sia di 5; ci si ferma ogni 300 metri e metà del tempo lo si passa col piede a terra. 

Per avere effetti tangibili sul fisico con la bicicletta bisogna passare al ciclismo sportivo: questo significa uscite da oltre 50 chilometri per 4 o 5 volte alla settimana, con l'attenzione di mantenere il battito cardiaco sopra il minimo sindacale. Non c'è niente di straordinario, io stesso senza allenamento e con una bici senza marce riesco a fare 50 chilometri ad una buona andatura senza particolari problemi. 

Non vorrei essere frainteso... piuttosto che stare seduti 12 ore al giorno, andare in bicicletta è un miglioramento. Basta avere la consapevolezza che si sta parlando di un impegno fisico moderato ed alla portata di tutti, che non interferisce con le attività quotidiane, non causa traumi o affaticamenti  e non può essere considerato un'attività sportiva vera e propria.