Una cosa che difficilmente saprete è che la scuola italiana non è frutto del caso e della sfiga, come si sarebbe portati a pensare, ma è il risultato della volontà di qualcuno. Non è una cosa di cui si parla nei giornali on-line, ma esiste tutta una schiera di pedagogisti, accademici ed insegnanti che elaborano costantemente nuove forme di educazione, che poi vengono tradotte nelle riforme di cui si legge sulla stampa.
Ora, visto i risultati, voi vi immaginerete chissà che cosa. Nella realtà, costoro cercano delle vie per ammodernare la scuola, per renderla al passo coi tempi, per aprirla al nuovo che avanza. Non sembra però, perché la scuola a tutto potrà preparare, ma non certo alle novità più nuove.
Questo perché i pedagogisti, gli accademici e gli insegnanti che parlano di modernità non ne sanno niente. Cioè, loro sanno che là fuori c'è il mondo contemporaneo, ma non ci vivono dentro e non lo conoscono. Infatti, se seguite le lezioni di questa dotta schiatta, non ci capirete niente, perché parlano di un mondo che non esiste e che si sono creati nella loro mente. È come saltare dentro un buco nero in cui il buio sovrasta ogni cosa e non lascia sfuggire il minimo barlume di luce.
Se la vedete dal di dentro, è del tutto logico che la scuola sembri ferma al dopoguerra: non è che non l'abbiano mai cambiata, è che si sono preoccupati di cose irrilevanti o non esistenti, o di adattarsi ad una modernità teorica mai verificata sul campo.
Tutto questo lo dico perché sto seguendo un dibattito (di cui non fornisco i vari link volutamente) in cui ci si chiede come si possano portare le masse italiane ad un livello di “alfabetizzazione informatica” tale per cui riescano ad usare “gli strumenti social del web 2.0” ad un livello superiore di “coscienza ed autocoscienza” in modo da aumentare la “democraticità” di internet.
Leggendo cose del genere, vi sentirete confusi e non capirete bene quale sia il succo del discorso. È normale, non siete abituati a sentir parlare un pedagogista che cerca di riformare la scuola. Se lo lasciate parlare (o se seguite i commenti della discussione) alla fine arrivate alla succo. Che è questo:
Un'insegnante di lettere delle medie che spiega a dei dodicenni come usare Facebook.
L'alfabetizzazione informatica!
Le masse autocoscienti!
Il social web 2.0!
Ma 'nde remengo!
Youporn tutta la vita!