Bossi, la telefonista cum laude e la retorica dei salvatori

Da qualche giorno gira in rete questo “poster-manifesto-denuncia”:

All'inizio, non sapendo niente dell'iniziativa, mi sono limitato ai miei pregiudizi e stavo per scrivere un post a riguardo. Invece di mettere mano alla tastiera, mi sono informato e ho scoperto che l'autore è un giovane ragazzo di Parma. Vedi? – mi son detto – pensavi fosse la solita iniziativa, e invece è un giovane pieno di sano idealismo e senso civico. Allora, tutto felice, mi metto a gugolare il nome del paladino delle telefoniste e spunta fuori questa fotografia:

Per prima cosa, volevo ringraziare i miei pregiudizi, che di solito non ascolto ma che hanno ragione più spesso che no. Non perché siano pregiudizi, ma perché ormai riconosco le sòle a naso. Poi, anche se di solito non me la prendo con quelli più piccoli, soprattutto se sono minorenni, quando si iscrivono ad un partito, li tratto come qualsiasi altro politico: il politico wannabe deve abituarsi ad essere trattato da politico.
Quindi ora, caro Michele, ti spiego un paio di cose che forse in sezione non vi insegnano. Vi prendono da giovani, vi indottrinano ben bene e poi fate le campagne per cambiare l'Italia.
La prima cosa che dovresti sapere è che, col tuo manifesto-denuncia, sei ricorso al più basso dei trucchi retorici: a destra il tuo avversario politico, incarnato nella persona di un maschio brutto e notoriamente asino, a sinistra la foto di un'attrice bella, giovane e dagli occhioni da cerbiatta. Mi permetto di farti notare che questa è la tecnica berlusconiana che quelli del tuo partito rinfacciano continuamente a Berlusconi: sfruttare il corpo femminile per raccattare voti. Bella roba davvero. Probabilmente tu sei stato tra quelli che pubblicizzavano il documentario “Il corpo delle donne”, e magari ti sei anche sentito orgoglione di non essere uno di quei maschi maschilisti e berlusconisti che votano PdL. E invece, guarda un po', stai scoprendo di essere un po' più uguale a loro di quanto pensassi.
Non credo tu abbia mai lavorato in un call center. Io sì. Ecco, per dire, prova a immaginare di mettere me al posto della cerbiatta: a destra Bossi, a sinistra un tizio qualunque, anonimo, con la barba di una settimana, gli occhiali da vista e lo sguardo vitreo: insomma, uno mica tanto diverso da Bossi jr. Vero o no che fa un altro effetto? Capisci perché hai scelto l'attrice e non una telefonista vera? Perché sapevi che se avessi messo me (telefonista laureato a pieni voti) il pubblico non avrebbe affatto odiato Bossi jr. Se invece metti la cerbiatta contro Bossi, non hai nemmeno bisogno di scrivere perché, tutti parteggiano per la cerbiatta.
Il secondo trucco retorico è – te lo riconosco – più sottile. Utilizzi il figlio di Bossi come bersaglio e fin qui sta bene, è umanamente impossibile non prendere per i fondelli un personaggio del genere. Il problema è che una presa di posizione del genere, se espressa da un politico wannabe, assume un significato specifico, perché vuol far passare l'idea che Bossi sia peggio degli altri e che gli altri, cioè tu, siano migliori di Bossi. E invece no, Bossi non è peggio degli altri, Bossi è lì perché è come tutti gli altri, anche quelli della tua parte. O credi forse che gli altri politici siano più intelligenti? Più preparati? Assolutamente no: stanno lì a premere il bottone che il Partito ordina. Non serve aver studiato, un Bossi vale l'altro, per sedere sugli scranni e vivere a scrocco: è quello che farai anche tu, se e quando il Partito deciderà di affidarti qualche carica rappresentativa. E non sarai diverso da Bossi jr., quel giorno.
Te la prendi perché non è riuscito a passare l'esame di maturità. Be', tu non ci hai provato ancora: aspetta almeno di averlo superato e poi avrai i titoli per canzonare gli altri. E, a pensarci bene, sei iscritto ad un partito il cui fondatore e guida non si sa esprimere in un italiano grammaticalmente corretto. E lui non si limitava a intascare denaro del contribuente, aveva pure il potere di sbatterlo in galera, il contribuente. Spero avrai capito che ergersi a fustigatori dell'altrui condizione non è mai una saggia idea, perché alla fine si è sempre afflitti dagli stessi vizi che si denunciano.
C'è poi un'ultima cosa che vorrei aggiungere. Nel tuo slancio retorico, contrapponi il mancato diploma di scuola superiore di Bossi al 110 e lode della giovane cerbiatta. Vedi, se mai imparerai qualcosa nella vita, una delle prime sarà che la cifra con cui si esce dall'università ha un valore poco più che simbolico. Scoprirai che un numero straordinariamente elevato di laureati con 110 e lode non sa niente di più di quello che sapeva quando ha iniziato. Scoprirai con amarezza che il 110 e lode della cerbiatta, in molti casi, vale tanto quanto le tre bocciature di Bossi jr.
E tutto questo detto da chi nel call center ci ha lavorato, con laurea e tutto quanto. Perché io sono un signor nessuno, ma certe cose qualcuno te le dovrà pur dire: tu, e tutti i politici wannabe come te, non siete la soluzione del problema, siete parte del problema. Siete parte del problema perché parlate di cose che non conoscete, volete governare un mondo che non avete nemmeno cominciato ad affrontare. Lanciate proclami in cui dite di voler cambiare gli italiani... ma ragazzino, chi credi di essere per poter dire una cosa del genere? Io sono un italiano, uno di quelli che dici di voler cambiare, e non ho certo bisogno di venir cambiato dal primo politichetto wannabe con un profilo su Facebook.
Vuoi cambiare l'Italia? Ti dico io cosa farai: se sei bravo, comincerai a prendere una poltrona prima dei 20 anni; con un po' di costanza, arriverai al posto di Bossi jr., 10000 euro al mese (e vedremo quale titolo di studio avrai) pagati a forza dai tuoi concittadini; poi avrai incarichi in qualche municipalizzata, sarai nel Consiglio di Amministrazione di qualche ditta ammanicata e – sicuro come il sole che sorge la mattina – tu in un call center non metterai mai piede. Né in nessun altro posto di lavoro, se è per quello.
Se invece non sei bravo, rimarrai il solito militante di base, passerai la tua vita a gridare contro Berlusconi o chi per lui, ti troveranno un posto da sindacalista ammanicato ed inamovibile e ruberai il posto a qualcuno che ha voglia e bisogno di lavorare.
In ogni caso, non cambierai niente dell'Italia.
Hai 17 anni, sei giovane, non tutto è perduto. Fatti un favore, straccia la tessera e scrollati di dosso quell'irritante arietta da salvatore della Patria in sedicesimo. L'Italia ha bisogno di tante cose, ma di sicuro non di un altro politico.

21 commenti:

LateThink ha detto...

Grande post Tommy!!

Aggiungo solo una cosa: non è un grande politico colui che non capisce e conosce il territorio in cui si muove.

Renzo Bossi è stato votato da quasi 13000 persone in una zona nella quale ci sono fior di imprenditori che hanno solo la terza media, come titolo, ma grandi idee in testa. Idee realizzate, non chiacchere.

Può darsi che la trota sia l'ignorantone che sembra e che sia il più giovane consigliere regionale di sempre grazie al papà, ma in cabina a votarlo non c'era Bossi Sr. Ma io non giudico le persone prima che agiscano e, soprattutto, non considero un titolo di studio come sinonimo di saper fare.

lamb-O ha detto...

Beh, sull'elezione di Bossi c'è poco da dire: in 13000 hanno scritto "Bossi" sulla scheda e morta lì =D

Per il resto, questo post mi ricorda perché quando provo a scrivere di politica sembro l'ameba da cui si sarebbe evoluto borghezio nel corso di milioni di anni: di fronte alla mentecattaggine di un manifesto simile schiumo così tanto che non trovo mai la lucidità per articolare. E meno male che c'è Tommy.

Turycell ha detto...

Quindi la tua teoria è che chi inizia a fare politica ha due possibili carriere davanti:

1) Se è bravo, diventerà un politico buono solo a votare a comando, dunque inutile.

2) Altrimenti, diventerà un sindacalista parassita, dunque inutile.

Per esaustione, allora, per te la politica è inutile: d'altronde gli consigli di stracciare la tessera. Questo post è così qualunquista da far male.

(Però è vero che il volantino è fermo all'ABC della comunicazione.)

Unknown ha detto...

@LateThink: aspetta però, non cadiamo nell'estremismo opposto. Bossi è un povero asino che è lì solo ed esclusivamente perché figlio di tanto padre.

L'idea del lasciar fare e poi giudicare non mi piace per niente: loro si prendono i miei soldi, fanno, e poi si vedrà. E cosa si vedrà? Che i soldi si sono sputtanati? E poi? E poi niente, tanto paga Pantalone. No grazie, abbiamo già dato abbastanza.

Per quanto riguarda la Lega radicata nel territorio, mi pare un discorso che andava bene nei primi anni '90. La Lega era l'outsider che sapeva raccogliere persone nuove e metterle ad amministrare.

Ma credo non sia più quella da molti anni. Ora raccoglie consensi perché, avendo in mano del potere, distribuisce soldi e prebende al pari degli altri.

Che sappia parlare all'uomo comune meglio che un qualsiasi partito di sinistra è fuori discussione. Per tutto il resto, è un partito come un altro.

E il figlio piazzato a mangiar soldi pubblici è la dimostrazione.

* * *

@lamb-O: ci vuol tanta pratica per rimaner calmi. Tanta tanta pratica :-)

* * *

@Turycell: dopo 92 post finalmente l'accusa di qualunquismo. Ero quasi preoccupato :-)

Turycell ha detto...

@Tommy: e sì, mi sono sentito qualunquista anch'io mentre lo scrivevo, cadendo così in un vortice bloggatorio senza uscita.

Però dai, stavolta era proprio qualunquismo da manuale: "Qualunque cosa succeda, si tratta di una persona inutile."

;)

Nicolò ha detto...

Chapeau!

Unknown ha detto...

Però dai, stavolta era proprio qualunquismo da manuale: "Qualunque cosa succeda, si tratta di una persona inutile."

ROTFL! Anni e anni di studio, che credi...

Silvano ha detto...

In ogni luogo e in ogni tempo, coloro i quali si aspettavano la soluzione diretta dei loro problemi da parte dello stato, stanno ancora aspettando.
Non è qualunquismo, è pessimismo empirico :)

Mike ha detto...

Ma ti stanno proprio antipatici quelli dell'IdV e Di Pietro?
Comunque per diventare PM bisogna superare un concorso, e per partecipare al concorso bisogna essere laureti in giurisprudenza e quindi aver conseguito la maturità.

Deto questo se iofossi militante di un partito diverso dalla lega Nord attaccherei la Lega sui punti in cui presenta delle incongruenze. Un partito che ha come slogan Roma Ladrona e poi mette il figlio del capo in un collegio sicuro, figlio del capo che oltretutto non sembra così brillante è uno di questi.

Samuele Scettri ha detto...

Una disamina veramente ottima, ho letto con molto piacere :)

BiondAnna ha detto...

Clap clap clap!!! Scroscio di applausi!!!! Il manifesto (ho studiato marketing e ci lavoro dentro) è imbarazzante. Proprio perchè è così evidentemente fasullo. La testina di cazzo, poteva mica fotografare lui una sua amica? Sarebbe già venuto meglio.

Unknown ha detto...

Ma ti stanno proprio antipatici quelli dell'IdV e Di Pietro?

No,non particolarmente. Perché?

Comunque per diventare PM bisogna superare un concorso, e per partecipare al concorso bisogna essere laureti in giurisprudenza e quindi aver conseguito la maturità.

Quindi, nonostante la maturità e laurea, non sa parlare italiano in forma corretta. A me pare un'aggravante.


Deto questo se iofossi militante di un partito diverso dalla lega Nord attaccherei la Lega sui punti in cui presenta delle incongruenze. Un partito che ha come slogan Roma Ladrona e poi mette il figlio del capo in un collegio sicuro, figlio del capo che oltretutto non sembra così brillante è uno di questi.

Se tu fossi un militante di un partito, non faresti niente di tutto questo: perché le cose che fa la Lega le farebbe anche il tuo partito, quindi te ne staresti zitto come tutti gli altri militanti di tutti gli altri partiti.

Unknown ha detto...

@ BiondAnna: mah, chi vuoi che si metta in posa per cose del genere?

Il ragazzo ha creduto di avere l'ispirazione del secolo, ha gugolato due immagini su internet e le ha appiccicate insieme col fotosciòp pirata :-)

Anonimo ha detto...

Beh, però paragonare un ignorante certo che è li solo perche figlio di un leader di partito e che sicuramente non merita lo stipendio che percepisce con un 17enne, magari utopista, magari voglioso di cambiare le cose, magari arrivista e magari bravino con photoshop, non è corretto.

Solo in Italia, il padre politico lascia il posto al figlio. In nessun'altro paese democratico europeo succede questo (il solo caso paragonabile che mi ricordo è lo scandalo del figlio di Sarkozy che ha dovuto poi rinunciare alla presidenza della Defense).

Per quanto riguarda il poster-denuncia, beh, un manifesto pubblicitario è marketing in quanto tale. Deve attirare l'attenzione di chi lo guarda, deve essere conciso ed esprimere un concetto semplice. Se avesse scritto i fatti, magari in una quindicina di righe font Arial e dimensione 10pt, probabilmente sarebbe più preciso ma completamente non incisivo. Il manifesto non lo avrebbe letto nessuno e quindi sarebbe stato inutile.

Forse il giovane ragazzo di Parma non servirà a cambiare l'Italia, però almeno, a suo modo ci prova o dice di volerci provare. Certo che criticare a priori e senza alternative come fai tu non aiuta certamente il cambiamento.

Va bene criticare le soluzioni degli altri ma solo se si hanno delle soluzioni alternative da proporre.

Se invece ci va bene così, amen. Speriamo almeno nello sforzo profuso dagli altri...

Alberto Napoli

Unknown ha detto...

Ciao Alberto

Beh, però paragonare un ignorante [...] con un 17enne, magari utopista, magari voglioso di cambiare le cose, magari arrivista e magari bravino con photoshop, non è corretto.

Non è corretto, e infatti non l'ho paragonato a Bossi.


Solo in Italia, il padre politico lascia il posto al figlio. In nessun'altro paese democratico europeo succede questo (il solo caso paragonabile che mi ricordo è lo scandalo del figlio di Sarkozy che ha dovuto poi rinunciare alla presidenza della Defense).

Lasciamo perdere il discorso "solo in Italia" e "Paesi europei", per l'amor del cielo, che non si arriva da nessuna parte.


Per quanto riguarda il poster-denuncia, beh, un manifesto pubblicitario è marketing in quanto tale.

Sì ok, ma poi non andiamo a dare lezioni di morale politica al PdL.


Forse il giovane ragazzo di Parma non servirà a cambiare l'Italia, però almeno, a suo modo ci prova o dice di volerci provare. Certo che criticare a priori e senza alternative come fai tu non aiuta certamente il cambiamento.

Non è vero, in questo blog ho addirittura stilato un programma politico punto per punto che vorrei mettere in atto se potessi.


Va bene criticare le soluzioni degli altri ma solo se si hanno delle soluzioni alternative da proporre.

Ma io non vedo soluzioni: sono 70 anni che sentiamo dire le stesse cose, le stesse del ragazzo di Parma, sempre le stesse. E non funzionano, perché siamo sempre allo stesso punto. E' molto semplice: se per 70 anni sono state proposte le stesse modalità di cambiamento e non è cambiato niente, vuol dire che quelle soluzioni non funzionano ed è inutile riproporle all'infinito.

Io le mie idee le ho, ma le condividono sì e no qualche migliaio di persone in tutta Italia. Gli altri mi dicono solo che sono utopista, qualunquista, che sarebbe bello ma che non si può. Sono stato preso per sfinimento e ho smesso di parlare di politica in maniera seria e costruttiva. Ma non riusciranno mai a togliermi il piacere di prenderli in giro.

Attila ha detto...

Comunque per diventare PM bisogna superare un concorso, e per partecipare al concorso bisogna essere laureati in giurisprudenza e quindi aver conseguito la maturità.

Scusate, ma a me questa frase ha fatto davvero ridere, ma andiamo a ritroso:

1) Per passare il concorso da magistrato, se arrivi dalla "polizia", lo sanno anche i muri, hai un aiutino (tipo una "quota rosa", tanto per intenderci)

2) Per laurearti da "poliziotto" in giurisprudenza hai altri "aiutini", perchè le Università danno per scontato (o lo Stato le consiglia di "scontare") che molte materie (tipo 2 procedure,se c'è qualcuno che ha fatto Giuri mi sa che a questo punto ha capito tutto) uno le sa punto e basta

3) In alcune parti d'Italia, la maturità ha (e aveva e ha sempre avuto) percentuali di respingimento prossime allo zero, soprattutto perchè l'unico sbocco lavorativo è sempre stato lo Stato e per arrivare a lavorare per lo Stato serve il cd "pezzo di carta". Non stiamo parlando di Brescia o Bergamo in questo caso. E' un fatto riconosciuto da qualsiasi istituto di ricerca, basta guardare quattro statistiche per rendersene conto.

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Bel post, comunque.

Metti in mezzo che, chi non ha un cazzo di voglia di studiare all'Uni si butta in politica, sempre sbandierando "grandi ideali": negli anni '90 io conoscevo tutti i segretari dei movimenti politici giovanili (dx sx centro), tutta gente che non aveva voglia di studiare un cazzo, ma tanti ideali sbandierati e voglia di "cambiare il mondo".

Il cambiare il mondo, il cambiare gli italiani, il cambiare la testa della ggggente, sono slogan privi di alcun significato che dimostrano una pochezza politica disarmante: i cambiamenti devono sempre essere graduali e assimilabili... poi se si sparano fuori dalle Università meno laureati inutili con competenze per sopravvivere pari a zero, non è che si faccia davvero male.

Cordialità

Attila

Anonimo ha detto...

Che dire, grande post, complimenti.

Dusty

Anonimo ha detto...

"Io le mie idee le ho, ma le condividono sì e no qualche migliaio di persone in tutta Italia. Gli altri mi dicono solo che sono utopista, qualunquista, che sarebbe bello ma che non si può. Sono stato preso per sfinimento e ho smesso di parlare di politica in maniera seria e costruttiva."
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In quali punti del blog parli delle tue idee? Mi piacerebbe conoscerle.

Complimenti per i post in generale: hai un modo molto garbato di esprimere le tue opinioni.

Osvaldo

Anonimo ha detto...

"Io le mie idee le ho, ma le condividono sì e no qualche migliaio di persone in tutta Italia. Gli altri mi dicono solo che sono utopista, qualunquista, che sarebbe bello ma che non si può. Sono stato preso per sfinimento e ho smesso di parlare di politica in maniera seria e costruttiva."
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In quali punti del blog si possono leggere le tue idee?
Complimenti per i post in generale: hai un modo molto garbato di esprimere le tue opinioni.

Osvaldo

Unknown ha detto...

Osvaldo, più o meno in ogni post :-)

Poi puoi sempre cliccare sulle etichette che ti interessano a fine post ("politica", "economia" eccetera) e ti compaiono tutti i post in cui si è parlato di quell'argomento

Unknown ha detto...

@Attila: ma se si fossero limitati a non aver voglia di far niente, non avrei niente da dire: ognuno fa le proprie scelte.

La roba irritante è che quelli ti spacciano la loro voglia di far niente per "senso civico" e il loro carrierismo all'interno del partito per "valori democratici".