Per far capire bene che differenza passa tra l'Italia e la Germania, passiamo all'esempio del parcheggio. È una cosa che ci spiega meglio di mille libri di sociologia.
I tedeschi rispettano linee e cartelli, in maniera rigorosa. Se si può parcheggiare parcheggiano, se c'è un cartello che dice “riservato” il posto rimane libero. In Italia invece linee e cartelli sono più che altro un suggerimento. “È meglio non parcheggiare qui”, “sarebbe riservato”, “prova magari più avanti”. Ma non è che proprio si seguano alla lettera.
Sarebbe facile trarne l'equazione tedeschi civili, italiani buzzurri. Ma non ho finito.
In base a quanto enunciato, se il luogo deputato a parcheggio non è definito da specifiche linee o cartelli, i tedeschi mancano completamente della capacità di posteggiare. Per esempio, a volte capita che non ci siano le strisce che delimitano lo spazio destinato ad ogni macchina. Mancando queste strisce, pensano che tutto sia lecito, visto che niente è esplicitamente vietato. Di solito succede che dove c'è spazio per sei macchine ce ne stiano due, perché i primi che arrivano si prendono tutto lo spazio possibile.
Gli italiani invece tendono ad occupare lo spazio in maniera più organizzata: la mancanza di una presenza autoritaria non è un problema, visto che qualunque sia la regola, loro la interpretano a seconda della necessità particolare. Ed infatti da noi ci sono abili mastri parcheggiatori che compongono file di auto con i paraurti che si sbaciucchiano teneramente. Persino io lascio di stucco i tedeschi e si chiedono meravigliati come possa essermi infilato in quel pertugio.
Questo spiega un po' tutto di noi. I tedeschi fanno sempre quello che la regola dice. Finché c'è una regola, tutto funziona. Quando la regola manca sbandano, vacillano, barcollano e non sanno come uscirne. Invece per noi la regola può essere infranta, ma quando siamo lasciati a noi stessi diamo il meglio, sappiamo adattarci ad ogni situazione e non ci preoccupiamo molto.
Infine, spero che quello che mi ha rifatto la fiancata della macchina nel parcheggio del supermercato e se n'è andato senza lasciare nemmeno un biglietto per dire ciao – dicevo: spero che sia un mio lettore.
Chissà che non ci si incontri un giorno. E quel giorno ti verrò vicino e ti abbraccerò. Forte forte. Forte forte forte. Finché non sentirò più il battito cardiaco. E ti lascerò lì, senza chiamare nessuno, senza lasciare un biglietto.
2 commenti:
Quindi non sanno parcheggiare.
Le donne non sanno parcheggiare
SILLOGISMO: Quindi, tutti i tedeschi mandano affanculo tutte le donne che parcheggiano male. Come in Italia, però senza saper parcheggiare.
Volevo dire qualcosa su tedeschi e parcheggi ma poi ho visto la richiesta nel post di Sciuscia. Il souvenir d'Allemagne sul parafango però grida vendetta al cospetto della Nerchianera.
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