Smetto quando voglio

Nel blog del Dr. Manhattan ho scoperto che Enrico Brizzi ha pubblicato un libro. Mi ci è voluto un po' a capire chi fosse Brizzi, poi Google in 0,678 secondi mi ha detto che è quello di Jack Frusciante. Ooocchei.

Il libro esce e di cosa parla? Del Berluscone. Perché Berluscone è talmente avanti da essere diventato un genere letterario a sé (uno scrittore può campare scrivendo polizieschi, o horror, o poesia erotica, oppure scrivendo di Berlusconi. Un caso unico). I topoi ci sono tutti: il palazzinaro, la televisione, Drive-in e tutto quello che fa da contorno. Ora che sappiamo di cosa parla, cosa ci insegna questo libro?

Una verità molto triste. Che nel nostro Paese coloro dai quali ci si aspetterebbe una maggiore apertura ed un più ampio progresso intellettuale sono in realtà quelli che meno vedono e meno sanno del mondo.

Consideriamo l'idea secondo cui Berluscone ha formato... no, deformato l'immaginario e la cultura italiani per mezzo delle sue tv. Soltanto una persona che abbia guardato esclusivamente Finivest/Mediaset può dire una cosa del genere. La televisione italiana trasmette esattamente gli stessi programmi che si vedono in tutti gli altri Paesi democratici/capitalisti. Usa, Uk, Francia, Germania. Anzi Berluscone ha portato in Italia negli anni 80 quello che in America aveva avuto successo durante il boom del secondo dopoguerra, niente di che. C'era un territorio vergine e lui ci è arrivato per primo vendendo patacche dismesse.

Questo la dice lunga. Tutti che guardano fissi Berluscone e la tv, non voltano mai la testa, e poi si lamentano che Berluscone e la sua tv sono dappertutto e controllano tutto. Ma se solo voltassero la testa di 90 gradi, scoprirebbero un mondo intero a cui di Silvio non interessa nulla.

Perché se passi il tempo a rincorrere Berluscone, Berluscone sarà sempre più avanti di te per definizione. Abbiamo internet? Sì. Come lo usiamo? Scrivendoci sopra i commenti a quello che si è visto la sera prima in tv!

Non se ne perdono un minuto: Santoro, Fazio, Saviano, Minzolini, Vespa, tutti tutti tutti i programmi si guardano, dal primo all'ultimo, poi ne scrivono sul blog, poi taggano su Facebook, poi ripostano su Tumblr, infine discutono su Friendfeed. E alla fine commentano: eh in Italia c'è la videocrazia signora mia, comanda tutto la televisione. Se avessimo la banda larga, allora sì che staremmo meglio.

Sì, ma se si provasse un po' a spegnerla? Se si provasse un po' ad usare internet per vedere di cosa discutono, per esempio, negli altri Paesi? A cosa serve internet se poi si legge Repubblica.it o il Corriere.it?

È vero che all'estero la televisione non è un fenomeno così pervadente, ma non è dovuto al fatto che sia intrinsecamente migliore della nostra. È solo che le persone con un livello culturale medio non la considerano. Sanno che la tv produce principalmente liquami tossici, sanno che è intrattenimento a basso costo per le masse e basta, non la guardano. Non stanno tutti i giorni incollati alla tv per poi lamentarsi della tv; non fanno i sociologi da blog; non vanno in giro come i monatti a raccogliere i cadaveri dei lobotomizzati.

Abitando in Germania non vedo la televisione italiana, ma sono sempre al corrente di quello che trasmettono, perché la blogosfera italiana non parla d'altro. Ne parla magari male, ma ne parla. Su YouTube si trovano i video dei programmi. C'è gente che registra i programmi, poi li converte, li edita e li carica su YouTube. Fatica e sforzi e (presumo) fegati grossi a quale scopo?

Perché io voglio la banda larga per guardare Ballarò, vero? Per guardare Bersani in bassa risoluzione?

Internet offre la libertà di esprimersi e creare a poco prezzo. Ebbene, al netto degli sciroccati, di quelli che prevedono la fine imminente della qualunque, cosa rimane? Quelli che parlano male di Berluscone e quelli che parlano male di quelli che parlano male di Berluscone.

È un'ossessione. Eppure sarebbe così facile: smettere di guardare la tv libera la mente, libera connessioni neurali e libera dal fardello di guardare compulsivamente la tv per poter accusare la tv di controllare i cuori e le menti degli italiani.

22 commenti:

KasparHauser ha detto...

Bel post. Credo che il motivo per cui si parli tanto di Berlusconi è che questi personaggi senza di lui avrebbero poco da dire. Sono talmente vuoti di contenuti che non sanno a cosa appigliarsi se non a luoghi comuni vecchi come il mondo.
P.S: C'è un motivo particolare perchè nel post lo chiami Berluscone con la e e non con la i?

Ed Schlecter ha detto...

Pensavo esattamente la stessa cosa l'altro giorno quando l'altro giorno non so chi, proprio in tv, parlava dei danni della televisione "berlusconiana".

Ormai è ovunque. È la ragione di ogni male, e cacciarlo - dicono - l'unico motivo ormai per interessarsi alla politica.

Sarà divertente, fra poco, chiedere a questi se abbiano intenzione di andare a votare, per chi e perché, visto che non esisterà più lo spauracchio Berlusconi (lo so, lo so già cosa vuoi rispondere: ne subentrerà un altro sicuramente, però io per un po' mi divertirò lo stesso).

Sciuscia ha detto...

Cazzarola. Questo post era partito male, me dopo venti righe è stato un botto continuo. Molto giusto.

Tommy Angelo ha detto...

Io distinguo: c'è chi lo fa per portare a casa la pagnotta, tipo comici, giornalisti eccetera, e in fondo li capisco. Esiste un mercato ed esiste chi produce per quel mercato (può irritare che alcuni si spaccino per nobili senza macchia, ma è un altro discorso).

Pensa a un regista come Sorrentino. Ha fatto film bellissimi, davvero. Poi ha fatto il film su Andreotti (il Berlusconi di una volta), che è nettamente inferiore ai precedenti. Con quello è finito a Cannes, ha avuto successo e tutto quanto. Perché c'è un mercato che paga per vederti fare i film con i cattivi ed è naturale che chi ha deciso di vivere con certi mestieri non possa fare a meno di quel mercato (tanto è vero che non si fanno problemi a pubblicare con Mondadori o Einaudi).

Ma quelli che si aprono un blog per parlare male di Berlusconi, che si comprano i giornali per leggere male di Berlusconi, che guardano la tv per dire che la tv fa schifo per colpa di Berlusconi? Passare il proprio tempo libero a parlare male di Berlusconi?

Lo chiamo Berluscone perché è una perfetta maschera della commedia dell'arte, come Pantalone, Balanzone... Al plurale invece mi ricorda Paperon de' Paperoni e mi sembra un plurale maiestatis.

E poi per confondere un pochino Google.

Tommy Angelo ha detto...

In effetti sarà divertente parecchio. Anche se temo più che altro un ritorno ai vecchi metodi da pentapartito, tutto sotto controllo dei partiti, dalla tv alla produzione di carta igienica.

Tommy Angelo ha detto...

Questo post era partito male

Ehi!

Sciuscia ha detto...

Sì, perché a Brizzi va tributata la fiducia, a credito, per non essere trattato come un "parlo_del_Berluska" qualunque.
Da quanto ho capito, è il solito libro che parte da un simbolo per raccontare un'era.

Tommy Angelo ha detto...

15 anni fa ho provato a leggere Jack Frusciante. Non sono arrivato alla fine.

Sciuscia ha detto...

Quanti anni avevi, 15 anni fa?

[tono ironico]
Comunque, oh, Brizzi è andato a Vienna in bicicletta, respect!
[/tono ironico]

Tommy Angelo ha detto...

Ero al liceo.

raccoss ha detto...

C'è solo una premessa sbagliata: quella che sembra sottintendere che tutti quelli che criticano Berlusconi guardino molto la TV e sopratutto i programmi che lo criticano. Non mi sembra che sia vero in assoluto.

Il comportamento che tu descrivi nel post viene generalmente definito "parlarsi addosso" e non è già di per sè considerato positivo.

Quindi la conclusione, quale sarebbe? Se non guardi la TV il mondo migliora da solo? Criticare Berlusconi non serve a niente, tanto vale arrendersi? Boh.

Tommy Angelo ha detto...

Assolutamente sì. Resistance is futile.

Sciuscia ha detto...

Allora vuol dire che non hai mai avuto una storia d'amore platonica con una tizia dell'alta borghesia che abita in cima ad un colle, il tutto mentre mischi l'ascolto dei police a quello dei Sex Pistols.

Ma che sfigato sei, scusa.

Sciuscia ha detto...

Sarò pessimista, ma secondo me non è cambiato poi molto, rispetto a quei tempi che, ok, conosco solo per cronaca dei fatti.

RAI sotto il controllo di Berlusconi e delle gang del PD, o RAI sotto il controllo di Governo-DC-PCI? Sai che cazzo mi cambia!

Tommy Angelo ha detto...

Ma infatti rosico. Non era mica un giudizio letterario.

lamb-O ha detto...

Io lessi solo la parte sui Pogues, di cui sono appassionato indefesso.
Tanto mi bastò a dire "vaccata".

BrunoB ha detto...

D'accordissimo sulla miopia di vedute e sul provincialismo generalizzati di tanti anti-B, ma credo che non si possa ridurre il discorso B alla TV spazzatura. Che la TV spazzatura non sia un'esclusiva italiana, è pacifico, ma (pur ammettendo che non me ne sono mai informato) non credo che all'estero si possano trovare analoghi di B, e cioè persone che accentrino su di sé tutti i poteri e gli interessi che qui da noi accentra B - o forse sì, ma giusto in qualche paese del secondo e terzo mondo, di certo non nei big players nei quali (ingenuamente?) ci collochiamo...

Fare discorsi del tipo "è sempre stato così" è altrettanto miope IMHO, significa ignorare il fatto fondamentale degli ultimi anni, e cioè che se un tempo esistevano tanti palazzinari e traffichini ognuno con il suo orticello, per cui più o meno c'era una qualche forma instabile di equilibrio, oggi c'è un solo padrone, tanti vassalli, e qualche nobile decaduto che ogni tanto prova ad alzare la voce...

L'anomalia B (un uomo solo che accentra su di sé

Tommy Angelo ha detto...

Sì ma io parlavo della tv.

raccoss ha detto...

Questo è vero! Ma dal suo post si percepisce una critica anche a chi commenta la situazione generica della Tv in italia: se io dico "Berlusconi possiede tre tv direttamente e tre indirettamente ecc." vengo comunque infilato nella tua categoria da "lobotomizzati da tv anche se non ho mai guardato Saviano o Ballarò.
Se dico "Il bando della concessione delle frequenze analogiche liberatesi col digitale parte con un anomalia perchè de facto assegna agli ex concessionari nazionali dei diritti che non possono avere in quanto, appunto, concessionari" sbaglio di nuovo perchè parlo di televisione.

In pratica, nel tuo post dici praticamente che mettere nella stessa frase "televisione" e "Berlusconi" è da fessi o illusi.

Tommy Angelo ha detto...

Non ho potere sulle percezioni dei lettori, mi dispiace :-)

Odysseus_Nauticus ha detto...

Credo che quel libro sia il male delle generazioni '85-'90. Credo sia uno dei motivi di perpetuazione del nannimorettismo.

OplitaDelPene ha detto...

La differenza tra la tv italiana (fatta ad immagine e somiglianza del nano) e quella del resto del mondo è che in Italia trovi solo Merda, su qualsiasi canale. All'estero trovi Anche Merda ma Non Solo.
Così difficile da capire?